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Montalbano

Montalbano

Rappresenta il territorio delle frazioni di Valli di Chioggia, Piovini e Conche.
Ha come simbolo le Tre Torri a indicare le torri di Montalbano, Saline e Nassarolo che difendevano la città.
Il colore è il vaio.

Albo d’oro

2003

2006

2007

2008

2010

2013

2014


La Contrada

La Contrada prende il nome dal castello di Montalbano che con le torri (Montalbano, Saline e Nassaruolo), sorgeva dove il Bacchiglione entrava in laguna a difesa delle saline. Testi storici riportano che a Montalbano si faceva un buonissimo vino del quale la città pagava in regalia al Doge.


Nel corso della guerra con Genova, la roccaforte fu incendiata dagli stessi chioggiotti per impedirne la conquista da parte degli avversari. La Contrada Montalbano è una libera Associazione, nata con lo spirito di valorizzare le tradizioni storico-culturali della nostra terra ed accrescere in noi l’orgoglio di appartenenza.

La Contrada Montalbano viene fondata nel 1993 da un gruppo di 13 persone su invito dell’allora comitato per il Palio della Marciliana con l’intento di allargare la partecipazione al palio anche alle frazioni del territorio di Chioggia. La nostra prima presenza al palio iniziò nel 1993 è in tono minore data la nostra giovane età; eravamo una quindicina di figuranti con costumi del comitato e due banchetti sempre fornitoti dallo stesso. La cosa ci ha entusiasmato così tanto che appena finito il palio ci siamo attivati per quello del 1994 pensando molto in grande.
Per l’edizione del palio del 1994 abbiamo realizzato una torre in legno alta 6 metriche negli anni sarebbe stato il nostro simbolo nonché il nostro vanto; a far da contorno in più abbiamo portato in piazza più di 60 figuranti con costumi realizzati dal comitato e dalle nostre sarte di contrada. Nella edizione del 1995 sulla scia del successo dell’anno precedente abbiamo realizzato una catapulta medievale perfettamente funzionante, un gabbio da appendere alla torre per renderla ancora più realistica.
Nelle edizioni successive la Contrada Montalbano ha realizzato nuove strutture e animazioni di piazza, molto apprezzati sono i nostri frati di contrada , le nostre streghe nella rappresentazione teatrale “Morte e Vita”; la nostra cantina che con il buon vino ha dissetato i viandanti, i nostri tamburini che per primi sono stati il nostro vanto e infine i “trabicoli” ultimi arrivati che con le loro evoluzioni rallegrano le giornate di festa in piazza.
Una cosa che ha sempre caratterizzato il nostro gruppo è sempre stato lo spirito positivo, anche se per 10 anni non riuscivamo ad aggiudicarci la vincita di un palio e nonostante questi insuccessi a ogni edizione eravamo pronti a confrontarci con i nostri atleti “nostrani” di contrada e nel pieno rispetto dello spirito della “Marciliana”. L’edizione del 2003 ci regalò l’emozione della prima vincita che rafforzò ulteriormente il nostro spirito tanto che riuscimmo a vincere tre edizioni consecutive (vedi albo d’oro).
Quest’anno la Contrada si sente penalizzata non potendo installare un suo emblema, la torre, causa lavori in Piazza Granaio. Ma ci sarà sempre il famoso e propiziatorio sale di Montalbano omaggiato a turisti e cittadini, la fabbrica delle candele con l’antica tecnica usata nel medioevo, e soprattutto gli spettacoli con il gruppo dei “trabicoli” che si esibiscono sia con i trampoli e sia come frati predicatori e pellegrini, coinvolgendo i turisti in simpatiche scenette esilaranti.

Storia

Alla bocca dove il “Meduaco Bachiglione” entrava in laguna, e di là usciva per il porto di Chioggia, sorgeva il castello detto di Monti Albano. Sin dai tempi più remoti c’era un appostamento di custodi per riscuotere i dazi delle merci da introdursi a Chioggia. Ora il Bachiglione non entra più in mare per il porto di Chioggia ma per quello di Brondolo. Poco discosto da Montalbano c’era una villa detta Camanzo con una chiesa archipresbiterale, nel luogo si faceva un buonissimo vino del quale la città pagava in regalia al Doge. Vicino a Montalbano c’erano alcune fortezze fabbricate per la difesa contro i Padovani, e da Montalbano a Nassariolo il Carrara, signore di Padova fece in mezzo giorno scavare un canale capace di navigazione. Dal brenta in derivava una fossa che veniva in linea retta a Conche, e di quà correva correva il porto di Chioggia segnando con il suo tronco superiore i confini tra il territorio di Chioggia e quello del contado Trevisano e del Comune di Padova. I padovani ebbero controversie e guerre con Chioggia per la conquista dei fondamenti di saline ma no vi era dubbio che tal fondo appartenesse al comune di Chioggia, dove si stabilì anche dei mulini innanzi al Canal dell’Aseo. Questo periodo storico molto fiorente per Chioggia terminò con la guerra contro i genovesi (1378/1381); Chioggia fu assediata e distrutta così tutte le fortezze compresa Montalbano.


  • Arti e Mestieri

    Le Candele di Montalbano

    Nel Medioevo oltre alle candele di cera vergine per uso liturgico si usavano candele di sego per l’illuminazione domestica e appaiono inoltre le candele e stoppino ottenute con il metodo del cucchiaio e più tardi anche con colatura in forme, era allora diffuso anche l’uso della candela per la misura del tempo.
    Importante è sottolineare una tassa esistente sempre in questo periodo storico e consisteva nel rimborso fatto al giudice sulla base delle candele da lui consumate durante lo studio della causa.
    Con l’avvento della rivoluzione industriale, fu possibile utilizzare nuovi materiali oltre la cera d’api: la stearina, un derivante del sego e la paraffina ricavata dalla raffinazione del petrolio. A partire da quest’epoca però tramonta anche la funzione originaria delle candele, sostituite dall’elettricità. La contrada Montalbano riproduce candele in cera con il metodo per immersione.

  • Animazioni e particolarità

    Il Banco del Sale

    La Contrada Montalbano anima le giornate del Palio della Marciliana con il Banco del Sale, il banco delle erbe officinali i banchi dei manufatti artigianali e al calar della notte la rappresentazione teatro – musicale “Morte e Vita” dove si racconta una storia tra legenda e misticismo: “Accadde che molti e molti anni fa durante la guerra di Chioggia un manipolo di armati difesero a sprezzo della loro vita l’ultimo baluardo di libertà contro l’avanzata Genovese e dei loro alleati Carraresi. Sopraffatti della forze ingenti caddero in fin di vita nel campo di battaglia, ma il popolo visto il loro coraggio e lealtà , intrapresero un rito magico dei tempi antichi tra il sacro e il profano nel tentativo di strappare i loro cari dalle mani della morte”.


Palio de La Marciliana
Casella Postale n.2
Corso del Popolo
30015, Chioggia (VE)
P.IVA 02606080279

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